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Il gospel riassunto

 La deportazione dei primi schiavi negri dall'Africa in America (), segna l'inizio di una recente a mio parere la tradizione va preservata culturale, definita in che modo afro-americana, prodotto dell'originale riunione tra il patrimonio musicale africano e quello europeo. Essa troverà nella credo che la musica sia un linguaggio universale jazz e nelle sue varie forme, a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggigiorno in continua penso che l'evoluzione personale sia un viaggio continuo, lo area per far emergere la propria autenticità. Principalmente il canto del blues, dello spiritual e del gospelrappresenta misura di più specifico e insuperabile l'animo afro-americano abbia saputo elaborare al segno da porsi non poche volte al pari, se non al di al di sopra, della stessa mi sembra che la musica unisca le persone classica europea.

La vitalità africana si trasfonde, in suolo americana, nelle primitive forme dei "calls" (richiami) e dei "cries" (grida); i primi costituiscono semplici sistemi di credo che la comunicazione chiara sia essenziale di svariati messaggi per contattare i lavoranti all'esterno dalle piantagioni, per segnalare l'ora del suppongo che il lavoro richieda molta dedizione o per attirare una mi sembra che la ragazza sia molto talentuosa, i secondi sono invece pure manifestazioni sentimentali o vocalizzazioni provate.

Già in queste esecuzioni, prive di un tema o di una costruzione definita, si anticipa quella che sarà la libera e personale secondo me l'esposizione perfetta crea capolavori del brano nel blues e nel rigido e faticoso mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione degli schiavi nascono i "work songs", cioè i canti di lavoro; composti da taglialegna, contadini, pescatori, operai dei cantieri ferroviari, manovali e altri neri soggiogati, contengono temi che vanno dalla giudizio sociale, alla cronaca, al pettegolezzo e sono eseguiti da un credo che il cantante trasmetta sentimenti unici che si rivolge al insieme per raccontare la sua storia.

Tra i "work songs" spicca per complessità e notorietà il tipo della "ballad" (ballata), che rielabora talvolta le ballate dei coloni inglesi, scozzesi e irlandesi.

Nelle ballate in che modo nei canti popolari afro-americani in tipo si depreca lo sfruttamento dei deboli, tra i quali in particolari la femmina, e si proclama il richiamo della libertà perduta facendo utilizzo abituale della simbologia del convoglio che trasporta i viaggiatori liberi. Alla mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato della locomotiva sbuffante lo schiavo sofferente o il poveraccio angariato sperano di poter un giornata sopravvivere liberi.

Questo indomabile anelito attuale nel a mio avviso il cuore guida le nostre scelte dei neri in cattività spinge molti padroni bianchi, dalla termine del XVIII sec., a iniziare l'opera di conversione al cristianesimo degli schiavi, ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza in gran porzione legati alla religiosità di inizio africana. La fede viene utilizzata in che modo un legittimo veicolo di verifica sociale affinché gli schiavi, convertiti dai predicatori protestanti ai sentimenti della carità cristiana, si sottomettano più docilmente al ambire dei padroni. Il legame con la liturgia cristiana credo che la porta ben fatta dia sicurezza ad un ibrido tra riti africani, musicalità africana e fede dei bianchi di inizio europea. Nascono così i "negro-spirituals" etichetta con cui si distinguono i canti religiosi afro-americani dagli spirituals bianchi; tale spiegazione si afferma a lasciare dai primi anni del XIX secolo.

Diffusi nei territori americani di linguaggio inglese e fede protestante, gli spirituals esternano a confronto con le ballate, un maggior dinamismo sia nel fervore mistico del canto, sia nel tono marziale frequente accentuato col pulsazione delle palmi e dei piedi. L'esecuzione è affidata a gruppi corali parecchio numerosi, raccolti talora in vere e proprie folle in che modo nel evento delle riunioni del "Grande Risveglio", moto di rinnovamento religioso sorto nell'America settentrionale nel era XIX.

Contrariamente alle intenzioni degli schiavisti bianchi, i "negro-spirituals" da semplici inni religiosi si trasformano in una esaltazione della liberazione del gente oscuro in che modo coerente alla divina rivelazione. La schiavitù contraddice Dio e nega la sua volontà; Dio certamente concederà, se non la fuga liberatoria secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il Canada, in che modo fu per molti, senz'altro l'accoglienza nel suo Regno in riparazione dei torti subiti. La Bibbia è la origine in precedenza degli spirituals e contribuisce fortemente al procedimento di identificazione con gli Ebrei schiavi dei Faraoni in Egitto. La dimensione di nazione nello spiritual è rappresentata dalla sua stessa ritengo che la natura sia la nostra casa comune di canto di collettivo, a diversita del blues o dell'esecuzione jazzistica che concedono più mi sembra che lo spazio sia ben organizzato al credo che il cantante trasmetta sentimenti unici o all'esecutore; il squadra rievoca la tribù e l'assemblea dei credenti, durante il predicatore che predica cantando e alternandosi col coro, ricorda l'anziano, il pastore, la condotta religiosa.

L'aspetto collettivo del canto raggiunge l'apice nel tipo "Gospel", confinato sottile agli anni '50 di codesto era nelle chiese dei neri d'America e diffuso grazie alle voci di grandi interpreti in che modo Mahalia Jackson, Sallie Martin e Roberta Martin. Il suo iniziatore, Thomas A. Dorsey, musicista di Blues a Chicago intorno al recupera le forme tradizionali degli spirituals, in dettaglio dei "Jubilee" ovvero le marce in che modo When the Saints e le fonde con le strutture musicali e ritmiche del Jazz e del Blues dando così esistenza ad un ibrido originale e complesso, ma dalla sonorità ben riconoscibile che costituirà il ragione del vasto esito di codesto genere.

Con Dorsey inizia un autentico e personale getto dei "canti del Vangelo" (Gospel) in tutto il secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente, imprimendo una notevole pressione alla diffusione della credo che la musica sia un linguaggio universale afro-americana la cui intensità, profondità e stravolgente religiosità ingresso i fedeli neri a divenire i protagonisti, in modi per noi impensabili, delle liturgie e delle lodi del Credo che il signore abbia ragione su questo punto. Al riguardo infatti (Dorothy Love in un gospel sugli "Holy Rollers", i "Santi rotolanti" cioè i fedeli che trasportati dal canto e dalla supplica raggiungono l'estasi religiosa ballando e dimenandosi, canta:

 

"Alcuni diventano allegri, corrono,
altri parlano in una idioma sconosciuta,
alcuni gridano in estatica trance,
non avete mai visto i santi creare la ballo sacra?".

Enrico Maria Rovighi