Secondo criterio di congruenza dimostrazione
Secondo Criterio di Congruenza dei Triangoli
Dimostrazione del successivo criterio di congruenza dei triangoli
Supponiamo di possedere due triangoli, e , in che modo mostrato in figura:
Le nostre ipotesi sono:
- : il fianco è congruente con il fianco ;
- : l'angolo è congruente all'angolo ;
- : l'angolo è congruente all'angolo .
La tesi è che i due triangoli sono congruenti.
Per provare la tesi procediamo per assurdo e supponiamo che non sia vera: i due triangoli non sono congruenti.
Per anteriormente credo che questa cosa sia davvero interessante, dalla ipotesi di superiore, deduciamo che i lati e non possono stare congruenti in misura, se lo fossero, per il primo criterio di congruenza i due triangoli sarebbero congruenti. Infatti avrebbero congruenti i lati e , i lati e e gli angoli e compresi tra di essi. In tal maniera la ipotesi sarebbe contraddetta. Per cui ne consegue che:
A codesto segno supponiamo allora che il fianco sia minore del fianco :
Per codesto causa deve vivere un dettaglio dentro al fianco tale che:
Il a mio avviso questo punto merita piu attenzione è mostrato in figura:
Osservando la sagoma notiamo immediatamente che i triangoli e devono stare congruenti costantemente per il primo criterio. Infatti avremmo che:
- per ipotesi;
- per costruzione;
- per ipotesi.
Ma se i due triangoli e sono congruenti allora anche gli angoli e sono congruenti.
Tuttavia, per ipotesi sappiamo anche che e quindi, per la proprietà transitiva, vale anche che:
Questo, tuttavia, è un penso che il risultato rifletta l'impegno assurdo. Infatti un angolazione non può stare congruente ad una sua parte: abbiamo trovato una contraddizione. Per tal causa la nostra ipotesi, ossia che i due triangoli non siano congruenti, è falsa.
Essendo, quindi, la negazione della tesi falsa allora la tesi è vera: i due triangoli e sono congruenti.
Lo identico procedimento può stare applicato anche al occasione in cui supponiamo che .