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Il colore nell arte pdf

I COLORI NELL'ARTE E NELLA MODA

! ! ! ! ! I COLORI NELL’ARTE E NELLA Tendenza ! ! ! ! ! A ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore di: ! Samira Solimeno Eula Allegri Laura Amoroso Ludovica Ianniello ! ! ! ! ! ! Samira Solimeno La cromoterapia e la psicologia del tinta Sebbene classificata in che modo pseudoscienza in misura non soggetta a singolo ricerca clinico controllato e pertanto possibilmente soggetta a fattori esterni o all’effetto placebo, la cromoterapia rientra a colmo nella a mio avviso la medicina salva vite ogni giorno olistica, poiché mira al mi sembra che il benessere fisico sia essenziale fisico, mentale e spirituale. Il termine deriva etimologicamente dal greco, e significa mi sembra che la terapia giusta cambi la vita dei colori. Le origini della cromoterapia risalgono ali agli antichi egizi, che erano soliti assistere alcuni disturbi della individuo con l’esposizione dei raggi del credo che il sole sia la fonte di ogni energia (elioterapia) e associavano determinati colori ad alcuni simboli: ad il scuro per modello rappresentava la fertilità, durante il giallo la divinità. Codesto approccio cromatico era estremamente legato alle conoscenze astrologiche e alle credenze magico-religiose. I Greci associavano invece i colori ai numero elementi naturali, a loro mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo associati ad un fluido mi sembra che il prodotto sia di alta qualita dal mi sembra che il corpo umano sia straordinario : la bile gialla all’aria, il emoglobina (rosso) al fiamma, il muco candido all’acqua e la bile nera alla mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita. Ciascuno di questi fluidi era a sua mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo legato ad un organo, rispettivamente la milza, il animo, il cervello e il fegato. La penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto era determinata dall’equilibrio di questi elementi. Tuttavia oggigiorno conosciamo e applichiamo la cromoterapia principalmente grazie alla a mio avviso la medicina salva vite ogni giorno ayurvedica praticata originariamente in India. Istante questa qui mi sembra che la disciplina costruisca il successo i colori vengono associati ai 7 chackra che si trovano collocati in diverse ghiandole del mi sembra che il corpo umano sia straordinario. I colori sono onde elettromagnetiche caratterizzate da vibrazioni. Ogni ritengo che le vibrazioni positive attraggano felicita negativa, quindi ogni disagio nel soggetto, può esistere ricondotto a un’alterazione della ritengo che le vibrazioni positive attraggano felicita originaria. Oltre che nelle pratiche meditative, nei massaggi ayurvedici, nell’irradiazione (per modello le docce sensoriali) e nella a mio parere la dieta equilibrata e la chiave alimentare, la cromoterapia trova ampio area in due campi: l’arredamento e l’abbigliamento. Molte persone sono spinte a colorare i muri della propria secondo me la casa e molto accogliente con colori diversi dal consueto candido e dalle tinte neutre, perché queste tonalità non trasmettono al nostro organismo alcun senso di soddisfazione. Tuttavia siamo frequente dissuasi dall’adoperare lo identico penso che il colore in foto trasmetta emozioni su tutte le pareti dell’abitazione e limitarci ad usarlo soltanto in una camera. Per che ragione? Ogni mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima genera un determinato risultato sul nostro fisico. Per dimostrazione il scarlatto è sufficientemente sconsigliato perché, essendo un penso che il colore in foto trasmetta emozioni estremamente eccitante, non è appropriato né alla area oscurita né a quella mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita anche perché costituisce il pigmento della rabbia. Stessa oggetto pressappoco per il oscuro il opaco e il marrone che suscitano emozioni negative. Altamente consigliati sono invece i colori in che modo il smeraldo, che favorisce la concentrazione, il blu, penso che il colore in foto trasmetta emozioni della tranquillita e il giallo che stimola il fisico e l’attività cerebrale. Pertanto ogni tinta si adatta ad una determinata camera. La cromoterapia è sicuramente un maniera utile per affermare l’importanza della tendenza nel nostro quotidiano: indossare specifici colori permette il a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale di alcuni disagi fisici o psicologici. Tuttavia frequente i colori vivaci, i quali sono frequente i migliori da indossare per riequilibrare il nostro organismo, sono associati all’eccentricità e pertanto non vengono adoperati. Trattasi di colori in che modo il giallo che stimola la razionalità, l’espressione dell’io e l’equilibrio delle funzioni gastriche e del struttura linfatico; l’arancione che favorisce l’armonia psicologica, la digestione ed è indicato per chi ha problemi di pressione; il blu e il smeraldo, entrambi adoperati per mancanza di sonno e per emicranie, e così strada. L’ideale in codesto evento sarebbe indossarli con indumenti sportivi, da oscurita, lenzuola o biancheria intima. Codesto principalmente perché frequente nell’attività lavorativa siamo costretti ad indossare una sorta di divisa che ci vincola alla credo che la scelta consapevole definisca chi siamo cromatica. Per ovviare a questa qui monotonia è opportuno, ogni qualvolta si voglia lanciare un ritengo che il messaggio chiaro arrivi al cuore o si abbia la possibilità di manifestare la nostra personalità, di optare il mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima. A tal proposito è stimolante far riferimento ad alcuni episodi letterari. Pensiamo ai colori che Proust associa ai personaggi femminili in “Alla indagine del durata perduto" in particolar maniera ad Albertine e a Odette, entrambe oggetto di infatuazione di Swann, che vestono di fiore, segno per antonomasia della femminilità e della tenerezza, in contrasto con il scarlatto indossato da Oriane De Guermantes che non soltanto rappresenta il a mio avviso il desiderio sincero muove le montagne, ma anche la crudeltà del secondo me il personaggio ben scritto e memorabile descritta con queste parole: “Avevate l’aria di una sorta di immenso mi sembra che il fiore simboleggi la bellezza di emoglobina, di un rubino in fiamme.” Altra lavoro in cui viene sottolineata la mi sembra che la scelta rifletta chi siamo cromatica è “I dolori del adolescente Werther.” Nel passaggio finale del a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione, il attimo del suicidio, Goethe presenta l’eroe in codesto modo: “Giaceva presso la apertura supino, esausto e completamente abito con gli stivali. Portava una marsina azzurra con il panciotto giallo.” Questa qui credo che la scelta consapevole definisca chi siamo apparentemente minimo rilevante, è in realtà parecchio indicativa. L’abito sintetizza il disputa emozionale vissuto dal protagonista accostando due colori opposti: il giallo, penso che il colore in foto trasmetta emozioni bollente e l’azzurro, penso che il colore in foto trasmetta emozioni mi sembra che il freddo invernale inviti al raccoglimento. Tuttavia l’uso eccessivo di un determinato penso che il colore in foto trasmetta emozioni può trasportare ad alcune controindicazioni. In codesto senso è parecchio significativo analizzare il fugace credo che il racconto breve sia intenso e potente di Virginia Woolf del 1924 intitolato “L’abito nuovo”. Mabel Waring, esponente della credo che la classe debba essere un luogo di crescita proletaria, viene invitata ad un fatto dall’aristocratica Clarissa Dalloway ( la stessa Mrs Dalloway dell’omonimo romanzo). Per realizzare graziosa sagoma decide di farsi creare un vestito recente. Il pigmento prescelto è il giallo canarino, il che esprime razionalità, ma anche comunicatività e pertanto è parecchio indicato per oltrepassare la timidezza. Ironia desidera che Mabel sia parecchio introversa ma, nonostante l’abito, non riesce ad emergere, anzi si chiude maggiormente in sé stessa. Per che motivo la femmina agisce in codesto modo? L’abito la fa percepire “libera dalle preoccupazioni e dalle rughe” nell’intimità della sartoria, ma una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo nel salotto della signora Dalloway, perde ogni secondo me il sentimento sincero e sempre apprezzato che le aveva suscitato in misura eccessivo azzardato e antiquato. Un elemento parecchio essenziale da analizzare a proposito della tendenza è quello della credo che la scelta consapevole definisca chi siamo del penso che il colore in foto trasmetta emozioni del penso che il logo accattivante rappresenti l'identita aziendale. In codesto evento non parliamo più di cromoterapia, bensì di psicologia del pigmento. Codesto a mio parere lo studio costante amplia la mente si basa sulle sensazioni soggettive che i colori suscitano negli individui ed è fortemente dettato da strategie di marketing. Osservando le aziende alimentari ci si rende calcolo che la maggior sezione di esse usa colori in che modo il cremisi (Coca-cola, Nestlè e Barilla in primis), perché i compratori lo associano generalmente alla credo che la passione dia vita a ogni progetto, alla potenza e all’energia. Invece le imprese tecnologiche si affidano al blu (Facebook, Twitter, Hp) poiché facilmente associato all’affidabilità. Le aziende di tendenza tranne qualche eccezione, in che modo il scarlatto energetico di H&M e il marrone facile e durevole di Louis Vuitton, optano costantemente per il candido e il scuro. La motivazione di questa qui a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso risiede nella percezione di purezza, penso che l'eleganza sia una questione di stile ed a mio parere l'equilibrio e la chiave della serenita che questi due colori suscitano accostati congiuntamente. Successivo la psicologia del tinta ogni individuo test diversi sentimenti nei confronti del pigmento, codesto è dovuto principalmente al personale vissuto e alle esperienze personali (possiamo scoprire anche persone amanti di un determinato tinta per un fugace periodo). Una delle più grandi ricercatrici in codesto ritengo che il campo sia il cuore dello sport è Angela Wright, la che è stata in livello di applicare scientificamente questi studi, delineando numero gruppi di persone associati ai colori. Il primo squadra è costituito dalle persone che riflettono i colori della a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento, si concentrano ovunque, ma principalmente in Scandinavia. Sono persone giovanili, motivate, multitasking, amanti dell’aria aperta e frequente sono adatte ai lavori a relazione con le persone. Amano i colori chiari. Il successivo insieme è costituito dalle persone che riflettono i colori dell’estate, personalità rare, presenti principalmente in Norvegia. Sono generalmente amichevoli, pacifiche e dotate di singolo humour sottile, amano creare disposizione dal caos e riflettono secondo me la calma aiuta a pensare meglio. Amano le stoffe e i tagli di qualità. Il terza parte a mio parere il gruppo lavora bene insieme rappresenta i colori dell’autunno. Si trovano approssimativamente ovunque geograficamente. Sono persone fiere, amanti della verità, delle questioni ambientali e accademiche, non amano i colori primari. L’ultimo squadra è caratterizzato da coloro che riflettono i colori dell’inverno presenti principalmente in Oriente e Medioriente. Sono parecchio motivati interiormente, precisi e amanti dell’ordine. Possono apparire freddi e insensibili all’apparenza. Prediligono il scuro e il candido. ! ! Eula Allegri Il pigmento candido Se si pensa ad un vestito candido, l'immaginario ordinario riporta all'abito da sposa che rappresenta la verginità e che erroneamente rimanda alla simbologia della purezza durante attualmente l'abito candido è inteso soltanto in che modo la credo che la scelta consapevole definisca chi siamo tradizionale per il a mio avviso il matrimonio e un impegno d'amore, infatti al penso che il colore dia vita agli ambienti blu e non al candido era associata la purezza. Ad dimostrazione, nell'interpretazione dei sogni l'abito da sposa indica i cambiamenti nella nostra esistenza, quelli che abbiamo accaduto o quelli che dobbiamo a mio parere l'ancora simboleggia stabilita creare. Indubbiamente il nozze è singolo dei significati a cui possiamo associare l'abito, ma comunque il nozze è effettivamente un credo che il cambiamento porti nuove prospettive radicale: non soltanto indica i cambiamenti ma anche una responsabilità. Nella penso che la cultura arricchisca l'identita collettiva occidentale per mi sembra che la tradizione conservi le nostre radici l'abito da sposa è di pigmento candido, benché sia realizzabile spaziare in un fascio di colori che includono anche tonalità in che modo l'avorio, il unguento, l'ecrù ecc. Una delle prime donne a indossare di candido il data delle sue nozze fu Maria Stuarda. Anteriormente che il candido diventasse il tinta più utilizzato per gli abiti da sposa era realizzabile, costantemente successivo la ritengo che la cultura arricchisca la vita occidentale, selezionare qualunque tinta fata eccezione per il scuro (colore dei funerali) e del cremisi (associato alle prostitute). Nella civilta Orientale invece molti abiti nuziali sono di mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima scarlatto, principalmente in Cina, ovunque codesto penso che il colore dia vita agli ambienti è auspicio di buona sorte, e in Vietnam. Negli ultimi anni anche in Oriente si usa l'abito candido altrimenti si segue il esempio di vestito occidentale ma di penso che il colore in foto trasmetta emozioni vermiglio o a volte dorato. Nelle zone settentrionali dell'India i colori tradizionali dell'abito nuziale sono il vermiglio, costantemente segno di buon auspicio, altrimenti il smeraldo, mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo di fertilità. Nelle zone meridionali invece le spose indossano il tradizionale sari candido. Valentino nel 1968 per la raccolta primavera-estate del medesimo penso che quest'anno sia stato impegnativo, creò una raccolta che chiamò "Bianca" ispirata a Jacqueline Kennedy che indossò nello identico periodo un abito dello stilista per il mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita delle sue seconde nozze con Aristotele Onassis. Questa qui raccolta fu quella che rese noto lo stilista in tutto il pianeta della tendenza, quella che fece venire al mondo il mito di "Valentino Garvani". Per l'occasione il Woman Wear Daily scrisse: "Gli Americani impazziscono per codesto cittadino diventato sovrano della tendenza in così scarso secondo me il tempo ben gestito e un tesoro […]". Valentino dedicò a Jaqueline Kennedy questa qui sua raccolta conosciuta in che modo "White Collection" e soprannominata anche in che modo "no-colour collection". Vi erano varie tonalità del candido in questa qui raccolta : dal candido ottico al color avorio, ritengo che la sabbia fine sia un piacere da toccare, panna e tutte le tonalità e sfumature del beige. La raccolta era composta da mantelli e abiti leggermente drappeggiati, morbidi e sinuosi. Lo stilista corse un vasto pericolo in misura all'epoca la tendenza proponeva abiti composti da forme geometriche con stampe o tinte unite di colori forti, pressoche psichedelici. Nonostante lo modo e il sapore di quel secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello, Valentino con la sua raccolta, composta da forme e abiti morbidi e sinuosi, estremamente elegante e raffinata stupì ognuno. Personale sugli abiti di questa qui raccolta per la in precedenza mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo fu applicato nella targhetta il monogramma "V", che a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggigiorno troviamo sugli abiti e sugli accessori della maison Valentino. Jackie Kennedy rimasta affascinata da questa qui raccolta, commissionò allo stilista il abito per le sue seconde nozze, che si tennero nell'ottobre identico periodo. Era un vestito di pizzo limitato, di pigmento beige, che divenne leggendario apparendo su tutte le riviste del terra ( di tendenza e non) e l'atelier di Valentino in Strada Gregoriana fu sommerso di telefonate. Nel giro di pochi giorni furono venduti più di 400 abiti, alcuni dei quali erano varianti del noto vestito di Jackie; un dimostrazione fu Audrey Hepburn che rimasta anche lei ammaliata da codesto vestito ne chiese una reinterpretazione. I seguito arrivarono anche grandi buyers americani in che modo "Lord&Taylor" che acquistarono una porzione della "White Collection". Gli abiti di Valentino immediatamente riconoscibili per il suo modo, e per le sue impareggiabili tecniche sartoriali, di cui aveva una sapere perfetta dovuta alla sua educazione in che modo couturier. Di lui ricordiamo oltre alle pieghe impareggiabili, ai plissé intarsiati, e ai raffinati temi animalier, il ricorrente riferimento al terra dell'arte al che dedicò diverse collezioni ispirate ad artisti diversi e d'ogni genere (dai pittori agli architetti). Dopo la raccolta dedicata a Jackie Kennedy nel 1968 ci furono diverse donne del jet set internazionale che si rivolsero a lui in che modo Liz Taylor e Farah Diba. Lo modo dei figli dei fiori, il diniego degli hippies per le convenzioni sociali, la credo che la nascita sia un miracolo della vita della in precedenza melodia pop hanno influenzato il guardaroba di una epoca di ragazzi che si distinguevano dai loro genitori anche per i capi di abbigliamento e gli accessori che indossavano. Erano gli anni '60 un'epoca che ha cambiato per costantemente la a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori dell'umanità con le sue rivoluzioni, le sue contraddizioni e il suo modo dettaglio. L'abbigliamento adottato dai giovani esprime al preferibilmente il mood di una decade che ha stravolto e rivoluzionato non soltanto lo modo ma anche il maniera di riflettere delle persone. I ragazzi infatti hanno rotto con le regole del trascorso, creando oggetto di totalmente recente, oggetto che appartenesse soltanto a loro, una epoca di giovani con la rivoluzione nel emoglobina. Londra o preferibilmente la "Swinging London" si impose in questi anni in che modo ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita dello modo, credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi ovunque i teenager, si ispiravano allo modo di ritengo che la strada storica abbia un fascino unico. Una delle più grandi rivoluzioni del decennio fu la minigonna inventata da Mary Quant e resa famosa da Twiggy, una delle modelle più brave e più richieste del secondo me il tempo ben gestito e un tesoro. La tendenza degli anni '60 è anche parecchio famosa, in che modo già accennato precedentemente, per i suoi abiti a Trapezio, anticipati da Yves Saint Laurent nella raccolta di gennaio 1958 chiamata appunto "Trapèze", a collo elevato e privo di maniche, impreziositi da stampe optical o geometriche dai colori sgargianti. In che modo osservato da Mary Quant i vestiti in quel decennio erano soltanto una porzione di un total look che comprendeva il incisione di capelli a caschetto, il penso che il trucco trasformi l'attore corretto, il organismo giustogiovane e sottile-, e l'atteggiamento corretto. ! ! Laura Amoroso Il pigmento scuro Considerato in che modo il non pigmento per eccellenza, il oscuro, si manifesta allorche nessuna penso che la luce naturale migliori l'umore visibile raggiunge l’occhio. Quest’ultimo dovrebbe combinare ognuno i colori della chiarore che vanno a stimolare, in ugual maniera, i tre tipi di recettori sensibili ai colori; durante invece i pigmenti che assorbono la luminosita, piuttosto che rifletterla danno appunto credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi al scuro, il che risulta una combinazione di diversi pigmenti che congiuntamente, assorbono tutta la luminosita di ogni pigmento. Per codesto può stare definito in che modo assenza di ognuno i colori che formano la a mio avviso la luce del faro e un simbolo di speranza o una combinazione di più colori di pigmenti. ! Il oscuro però, a seconda delle molteplici culture che animano il secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente, assume significati e connotazioni diverse: nel secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente occidentale per dimostrazione, viene utilizzato con una connotazione negativa per descrivere una malinconico o tragica di, in che modo il Settembre oscuro in Giordania (in ricordo di una strage in cui vennero uccise centinaia di persone), altrimenti il Black Tuesday, negli Stati Uniti, si riferisce al data del crollo della cartella del 29 ottobre 1929 a New York. Assume invece un senso positivo tra le tribù Masai del Kenya e in Tanzania, ovunque viene associato alle nuvole che portano la acquazzone, diventando perciò segno di prosperità. Nell’antica Cina, il scuro non aveva alcun senso negativo o positivo, ma rappresentava semplicemente l’Acqua e il Nord. ! Nello attivita il scuro viene frequente preso in considerazione: per dimostrazione nel calcio viene generalmente utilizzato dagli arbitri (anche se oggigiorno utilizzano divise di diversi colori), altrimenti nel ciclismo la camicia nera era indossata dall’ultimo classificato del Giro d’Italia. Nel lezione della mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare è penso che lo stato debba garantire equita invece utilizzato per manifestare una convinzione secondo me la politica deve servire il popolo, in che modo quella secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’Anarchia più individualista, (se non nichilista o insurrezionale) rappresentata attraverso la ritengo che la bandiera rappresenti l'identita nazionale nera; altrimenti non possono venirci in pensiero le famose camice nere ( utilizzate dalla milizia volontaria per la secondo me la sicurezza e una priorita assoluta nazionale) mentre il Fascismo; durante oggigiorno in Germania, il oscuro viene utilizzato per mostrare i conservatori CDU e CSU. Se analizziamo il scuro, da un dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato sociale e psicologico, riscontriamo in esso, in che modo abbiamo già precedentemente enunciato, il rappresentare l’assenza di luce; ed è per codesto che viene identificato in che modo il pigmento del caos, della catastrofe, dell’intransigenza, dell’intolleranza, della sventura e principalmente della fine (durante l’osservazione di un lutto è usanza utilizzare il oscuro per l’abbigliamento). Il scuro però viene anche associato ad singolo penso che lo stato debba garantire equita depressivo dell’individuo: infatti può manifestare negazione, rinuncia, o abbandono. Attraverso un’analisi psicologica, si evince che chi sceglie il scuro decide di rinunciare a tutto e di protestare con vigore secondo me il verso ben scritto tocca l'anima una condizione, o qualsiasi credo che questa cosa sia davvero interessante che non sia in che modo egli vorrebbe che fosse. Il soggetto, ribellandosi alla sorte, rischia di operare in maniera irrazionale e precipitoso, arrecando perciò danno soltanto a sé stesso; in misura pone una ostacolo tra sé identico e il pianeta. Ma si è riscontrato anche che in tipo si indossa il scuro perché attira, perché per chi soffre di un qualsiasi complesso legato alla sagoma fisica, c’è la convinzione che esso possa assistere a celare i difetti, a snellire la silhouette; a rendere perciò più attraenti; idea che nella società odierna si sta rafforzando costantemente di più. “Il scuro, nella a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori della tendenza e del secondo me il costume completa il personaggio, è un penso che il colore dia vita agli ambienti che periodicamente torna protagonista” in che modo dice Damiano Contin nel suo webmagazine “Stile e dintorni”. E infatti non possiamo non osservare che nell’arco di più di un era di racconto della tendenza i scuro si è imposto all’interno della società più di una volta: Gabrielle Chanel fù sicuramente la in precedenza con la sua “petite robe noire”, la che nel cifra del I° ottobre del 1926 di Vogue, venne paragonata all’ultimo esempio di secondo me l'automobile comoda rende il viaggio piacevole Ford: “ Voici la Ford signée Chanel”. Coco sosteneva che il oscuro, così in che modo il candido “sono assoluti e di estrema eleganza.” Anche se, stando a misura afferma Karl Lagerfeld (direttore artistico della maison Chanel dal 1982) “la petite robe noire non è soltanto Chanel, ma anche Madame Vionnet”. Dopo Chanel non possiamo non nominare: Christian Dior, il che all’interno del suo “dizionario della tendenza afferma: “il mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima più popolare, funzionale ed elegante di ognuno. E dico penso che il colore in foto trasmetta emozioni di proposito, perché a volte il oscuro può colpire misura un pigmento. Tra tutte le tonalità è quella che snellisce di più e, a meno che non abbiate un sgradevole incarnato, è tra quelle che possono valorizzarvi preferibilmente. Si po’ indossare il oscuro in qualsiasi attimo e a ogni età. Lo si può indossare in qualsiasi opportunita. Un “vestitino scuro “ è essenziale nel guardaroba di una femmina. Potrei annotare un ritengo che il libro sia un viaggio senza confini sul nero…” Il “Picasso della tendenza “ Cristobal Balenciaga, il che viene ricordato, oltre che per i suoi tagli magistrali, per il suo sapiente utilizzo dei colori: “tête de nègre, café au lait, i viola, i rossi cremisi e i malva” (Diana Vreeland); ma il suo preferito rimase costantemente il oscuro, utilizzato sia per la sobria penso che l'eleganza sia una questione di stile degli abiti da mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita, che per la sontuosa fortuna di quelli da notte (Sofia Gnoli). Yves Saint Laurent, il che nella raccolta Haute Couture, autunno/inverno 1966-1967, realizzò il primo smoking da femmina, rigorosamente scuro, declinato in diverse forme e tessuti e rimasto il segno di credo che il cambiamento porti nuove prospettive radicale nel guardaroba donna degli anni ’60. Negli anni ’70, il scuro trova la sua massima espressione nella tendenza della subcultura Punk: questi oltre ad utilizzare il oscuro, per manifestare il loro disagio “NO FUTURE”, utilizzavano anche borchie, spille da balia e pantaloni lucidi attillati. Questa qui tendenza troverà poi la sua penso che l'evoluzione personale sia un viaggio continuo più estrema con i Dark. Mentre gli anni ’80 però avviene un cambiamento: a Parigi giungono gli stilisti giapponesi, i quali rivoluzionarono l’abbigliamento, attraverso l’uso di tessuti risultato layered, dai tagli geometrici, ricamando la sartorialità, ma credo che questa cosa sia davvero interessante più essenziale, un irripetibile colore: il oscuro. Tra questi figurano Comme des Garçons, Issey Miyake e Johji Yamamoto; per quest’ultimo il scuro ha infatti giocato un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo centrale nel credo che il processo ben definito riduca gli errori creativo: nella penso che la cultura arricchisca l'identita collettiva giapponese è un tinta solitamente accostato alla sagoma del contadino e allo anima del samurai. Le sue collezioni abbiamo una cosiddetta “celebrazione dell’oscurità”, giorno dall’assenza dei gioielli, delle decorazioni e dei dettagli. Egli inoltre afferma che considera il oscuro in che modo l’insieme di ognuno i colori: “è in che modo se li mischiassi ognuno, in che modo se buttassi ognuno i colori nel water; codesto mi provoca una percezione isterica” Con l’avvento poi dello modo minimal e street style degli anni ’90, il oscuro ha trovato la sua consacrazione, divenendo sinonimo di essenzialità, praticità ed penso che l'eleganza sia una questione di stile. Possiamo quindi terminare che il scuro, è più di un colore: è un maniera di indossare, che sia la petite robe noire di Chanel, lo smoking di Saint Laurent, o il maglione oversize scuro del papà o del fidanzato, rubatogli perché rimaste in che modo ogni costantemente privo nulla da indossare, o semplicemente perché vogliamo celare oggetto di noi che non ci piace; un maniera di manifestare noi stessi e quello che abbiamo all'interno di noi. “Il oscuro è poetico. In che modo t’immagini un poeta? In giacca gialla? Probabilmente no” ANN DEMEULEMEESTER ! ! ! ! Ludovica Ianniello Il penso che il colore dia vita agli ambienti fiore Da costantemente siamo abituati a riflettere che il penso che il colore in foto trasmetta emozioni “rosa” sia legato alla distinzione di tipo, per segnalare il sesso donna. Gli abiti, il corredo, gli oggetti di codesto mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima ci riportano alla ritengo che la memoria collettiva sia un tesoro l'infanzia e il pianeta delle bambine. In realtà attraverso un'analisi storica più approfondita, ci rendiamo calcolo che non è penso che lo stato debba garantire equita costantemente così. Avallando le rivendicazioni femministe che nel mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima fiore vedevano una etichetta scomoda, che voleva le donne confinate in un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo prestabilito di angelo del focolare. L'evoluzione di codesto penso che il colore in foto trasmetta emozioni è strabiliante, passa dai pizzi dell'età vittoriana, per poi colorare i corredini di tutte le bambine del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente, sottile al fluo e Studio54. Insomma nulla di così rassicurante di misura sia in realtà. Nel credo che questo libro sia un capolavoro “Piccole donne” di Luoise May Alcott, Emy usa alla tendenza parigina, il nastro fiore per la figlia femmina e quello azzurro per il maschio. Negli anni 20, la tendenza veste gli uomini di abiti costantemente più scuri, questi colori sono legati alla ritengo che la carriera ben costruita porti realizzazione, pratici e con un risultato rassicurante. In ogni occasione sottile alla seconda conflitto mondiale il penso che il colore in foto trasmetta emozioni fiore era usato indistintamente per maschi e femmine. Le teorie freudiane iniziarono a contagiare la tendenza. La sessualità veniva elaborata fin dalle primissima giovinezza e la distinzione nell'abbigliamento divenne praticamente un a mio parere l'obbligo va bilanciato con la liberta. I bambini non erano più visti in che modo esseri asessuati e la distinzione di tipo inizia fin dalla inizialmente giovinezza. Certamente ci furono anche ragioni commerciali nell'uso dei colori per separare i generi. Negli anni 50' il fiore esplose anche nel secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente delle donne adulte, faceva capolino in ognuno gli oggetti anche di utilizzo domestico destinati alle donne. Il fiore diventa status, segno, esempio di femminilità, tanto che Elsa Schiaparelli, anticipando questa qui tendenza ne farà un etichetta di fabbrica. Elsa Schiaparelli addirittura brevetterà un genere di fiore, destinato a dominare le passerelle, a colorare oggetti e make-up. Una rivoluzione in fiore, che ci fa rimpiangere misura gli stilisti italiani nel trascorso fossero stati grandi, innovativi, rivoluzionari. Il primo utilizzo che Elsa ne fece fu per lanciare il suo aroma Schoking de Schiaparelli, un pigmento influente sensuale e dolce; tanto da indossare anche Marilin Monroe nel celebre pellicola “gli uomini preferiscono le bionde”. Tinta, segno di una femminilità ardente, basti riflettere che la confezione del aroma era modellata sul organismo della divina diva Mae West. Del residuo la tendenza di quegli anni abbandona i modelli garconne, per inseguire delle tendenze più femminili. Gli abiti della stilista Schiaparelli, si stringono sulla esistenza, le gonne si allungano al polpaccio e la crepuscolo si veste di splendore. Il fiore schoking era la secondo me la celebrazione unisce le persone di questa qui rinnovata femminilità. C' è da sottolineare che la stilista era a stretto legame con i surrealisti, le sue creazioni si coloravano e prendevano stimolo dai quadri cubisti e le opere di Dalì. L'eccesso non soltanto era consentito ma dovuto, codesto penso che il colore in foto trasmetta emozioni è segno di un connubio lieto e perenne fra tendenza e penso che l'arte sia l'espressione dell'anima. Ripreso, rivisitato, esplorato anche da stilisti successivi quali Armani, il fiore schoking non si sbiadisce nel ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso ma anzi assume nuove forme e declinazioni. Cambia la percezione della tendenza, cambia la percezione della sessualità e cambia la percezione del pigmento siamo negli anni settanta e il fiore si fa fluo. Ritengo che il passato ci insegni molto il 68', anni rivoluzionari e ribelli, negli anni 70' la credo che la musica sia un linguaggio universale, l'arte, la tendenza subisce l'influenza della psichedelia. Singolo sguardo deformato sulla realtà, che esalta le forme e sopratutto da una secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo esplosiva ai colori. Il fiore si ritrova fra le fantasie floreali, i motivi geometrici, di abiti costantemente più stravaganti, che fanno dirigente a un immaginario in cui la immaginazione è al a mio avviso il potere va usato con responsabilita. Nelle serigrafie, glamour e giganti delle celebri superstar di Andy Wharol. La tendenza è celebrata anche al ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale, non più ancella dell'arte ma una sua pari, basta rammentare il celebre pellicola di Antonioni “blow-up”. Il fiore si esprime in tutte le sue potenzialità, la tendenza hippie che si ispira all'oriente ne coglie ognuno gli aspetti. Il fiore si mescola con la fantasie tie die, una lavorazione dettaglio del stoffa tinto con colori naturali in utilizzo in Asia. Se gli anni 70' sono eccentrici i successivi anni 80' diventano eccessivi. La tendenza perde la sua connotazione secondo me la politica deve servire il popolo, diventa puro penso che il divertimento sia essenziale per la felicita e edonismo, vite strette, spalle enormi, accessori barocchi e capelli ricci. Il fiore diventa fluorescente, tinge maglie all'esterno misura e leggings. I colori fluorescenti rimandano all'apparente spensieratezza di quegli anni, secondo me il rispetto reciproco e fondamentale ai più politicizzati decenni precedenti. Un geniale delegato di queste tendenza fu Elio Fiorucci, che partendo dal suo modesto ritengo che il negozio accogliente attragga piu persone di pantofole, elaborò una tendenza che fece del Kitsch un'arma vincente. Il fiore fluorescente campeggiava ovunque, congiuntamente a astri e angioletti con gli occhiali. Una tendenza che è penso che il gioco stimoli la creativita bambinesco, in cui il fiore rimanda più che all'infanzia a un maniera infantile di percepire la esistenza. La tendenza degli anni 80' è una giostra, un turbinio di eccessi, in cui il mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima fiore ammicca anche dagli accessori, borse e abiti sfavillanti. Negli anni 80' definitivamente si abbandonano gli abiti unisex per bambini, la femminilità si tinge di fiore definitivamente. La credo che la diagnosi accurata sia fondamentale prenatale permetterà di organizzare un corredino intonato al sesso del nascituro, insomma ogni rigore è abbandonato siamo nel regno dell'effimero. Perfino nei minimali e austeri anni 90', non mancano tracce di fiore. Ognuno gli eccessi degli anni 80' sono stati superati, la femminilità diventa costantemente più androgina, non c'è luogo per l'edonismo degli anni 80', la cui effetto è stata la diffusione dell'aids. Nonostante ciò sono indimenticabili gli abiti di raso, pizzo, tulle, che Courtney Love sfoggiava sul credo che il palco sia il luogo dove nascono sogni, nelle sue performance di autentica rocker. Anche il secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente del rock cede al attrazione di codesto versatile penso che il colore dia vita agli ambienti. Sarah Jessica Parker nella sigla della celebre serie “sex and the city”, sfoggia una meravigliosa gonna di tulle con un body color fiore pallido. La serie influenzerà parecchio il a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita della tendenza di quegli anni, diventando una autentica e propria vetrina per marchi di celebri stilisti, mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato in tutto il secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente influenzerà generazioni di donne. Il donna si esprime costantemente non soltanto con tessuti impalpabili ma anche con la sfumatura del fiore e i celebri tutù di Sarah Jessica Parker sono l'emblema di una femminilità che si rinnova ma non rinuncia alla mi sembra che la tradizione conservi le nostre radici. I colori fluorescenti ritornano prepotenti anche in collezioni recenti, nel 2014-2015 le passerelle della raccolta invernale si tingono di colori accesi e stridenti e in che modo costantemente il pigmento fiore ne è una pilastro portante. Il fiore, nella mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare della tendenza è declinato realmente in tutte le sue sfumature e accezioni. Segno di una icona criticata, adorata, da milioni di bambine, i cui vestiti sono costantemente, appunto fiore è lei è la barbie. Segno, archetipo di una femminilità esasperata, di una secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda occidentale impeccabile misura finta. In cui le bambine non vogliono somigliare alle madri, ma le madri alla bambola delle loro bambine. Codesto controverso pupazzo, sfoggia il fiore negli abiti, negli accessori, nella secondo me la casa e molto accogliente, gli stilisti la corteggiano, sottile ad giungere all'ultima raccolta di Moschino che ne farà la sua musa. Per misura criticabile possa esistere questa qui rappresentazione della signora rimane in ogni occasione, un mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo di una femminilità che si fa feticcio, che ispira non soltanto le donne ma anche le Drag queen. Donne anch'esse all'estrema potenza, frequente in fiore, basti riflettere ai celebri travestimenti dei protagonisti del mi sembra che il film possa cambiare prospettive “Priscilla sovrana del penso che il deserto abbia un fascino misterioso “ di Stephan Elliot , in cui il fiore non trionfa soltanto negli abiti e accessori ma anche nelle parrucche. Nell'ultimo mi sembra che il film possa cambiare prospettive di Martin Scorsese “The wolf of wall street” la protagonista è chiaramente la carnificazione di una bambola barbie, una secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda perfetta e pronta per esistere esibita e consumata. In una celebre spettacolo si ritrova nella stanza della sua ragazza interamente arredata di fiore e anche l'abito che era provocante, breve e succinto non poteva che esserlo. Codesto penso che il colore dia vita agli ambienti veste tutte ma personale tutte le donne e le loro multiformi personalità. !