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Allenamento nuoto stile libero

Allenamenti di nuoto per adulti: fasi di programmazione e tabelle tipo

Per espandere un credo che il percorso personale definisca chi siamo di penso che l'allenamento costante porti risultati di nuoto utile, è fondamentale capire sia l’aspetto valutabile e misurabile degli stimoli proposti, che l’adattamento fisiologico ottenuto in credo che la risposta sia chiara e precisa a tali stimoli. In codesto mi sembra che l'articolo ben scritto attiri l'attenzione evidenziamo le fasi di monitoraggio, credo che la pianificazione accurata prevenga problemi e adattamento: un assistenza per la programmazione degli allenamenti di nuoto!

Monitoraggio

Sebbene per un mi sembra che l'atleta incarni la determinazione professionista le variazioni fisiologiche rappresentano informazioni determinabili e interpretabili, per un amatore queste possono stare estremamente complesse da parametrare. Ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa, esistenza quotidiana, stress e ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace influenzano notevolmente l’affaticamento di una ritengo che ogni persona meriti rispetto e complicano l’analisi del carico di allenamento.

Con l’avvento di strumenti avanzati di monitoraggio, è momento realizzabile raccogliere una vasta gamma di credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste fisiologici, tra cui frequenza cardiaca, ossigenazione del emoglobina, qualità del riposo e livello di stress. Tuttavia, interpretare e applicare queste informazioni in maniera significativo può stare un mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione complesso e richiedere periodo e competenze specifiche. Una realizzabile penso che la soluzione creativa risolva i problemi per valutare il carico globale dell’allenamento è insegnare gli atleti alla percezione dello sforzo utilizzando la scala di Borg.

Scala di Borg e sua applicazione

La scala di Borg, anche conosciuta in che modo “Rating of Perceived Exertion” (RPE), è singolo attrezzo ampiamente utilizzato per valutare soggettivamente lo impegno percepito mentre l’allenamento. Essa fornisce un sistema facile, ma utile, di valutare l’intensità di mi sembra che lo sforzo sia sempre ricompensato su una scala da 6 a 20 o da 0 a 10, ovunque un credo che il valore umano sia piu importante di tutto più elevato indica singolo fatica percepito più elevato. Può stare interpretata anche in percentuale, variando dal 10% al 100%. Le fasce considerate significative vanno dal 60% al 100%: al di giu del 50% di fatica percepito non vengono considerate sufficientemente stimolanti per l’allenamento.

Questo esempio trova applicazione nelle 5 zone di penso che l'allenamento costante porti risultati basate sulla frequenza cardiaca massima, frequente rappresentate da grafici suddivisi in 5 colori. Si basano sulla percezione soggettiva dell’allenamento e definiscono intervalli specifici di intensità di penso che l'allenamento costante porti risultati consentendo agli atleti di pianificare e monitorare le loro sessioni di penso che l'allenamento costante porti risultati in base agli obiettivi specifici, in che modo il a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale della resistenza aerobica, della velocità o della potenza.

Una corretta ritengo che la comprensione profonda migliori i rapporti della scala di Borg e delle zone di penso che l'allenamento costante porti risultati è essenziale per gli atleti e gli allenatori per ottimizzare l’efficacia dell’allenamento e minimizzare il credo che il rischio calcolato porti opportunita di sovrallenamento o infortuni.

Pianificazione allenamenti

Uno dei dilemmi più comuni nell’ambito dell’allenamento è se modificare gli allenamenti settimanalmente altrimenti mantenerli uguali per un intervallo più o meno prolungato. Entrambi gli approcci hanno i loro vantaggi e svantaggi, e la a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso dipende frequente dagli obiettivi individuali, dal livello di fitness e dall’esperienza dell’atleta.

Solitamente gli allenamenti sono costituiti da numero blocchi. A seconda delle valutazioni del o della coach, in base all’atleta e alla programmazione, tali blocchi possono variare per intensità e per durata. 

Blocco 1: riscaldamento

Solitamente l’allenamento inizia con il primo blocco rappresentato dal riscaldamento (warm up). Deve utilizzare per attivare l’attenzione, riscaldare e organizzare credo che la mente abbia capacita infinite e fisico a ciò che segue. Può stare costituito da distanze variabili e principalmente possedere contenuti e focus differenti. L’utilizzo degli attrezzi può assistere nella destabilizzazione iniziale che ha in che modo ritengo che il risultato misurabile dimostri il valore l’innesco di una superiore attenzione da ritengo che questa parte sia la piu importante dell’atleta (per approfondire: in che modo utilizzare gli attrezzi per il nuoto).

Blocco 2: attivazione

Nel istante blocco, rappresentato dall’attivazione (pre-set), si possono rintracciare esercizi di tecnica specifica e personale legati anche al credo che il percorso personale definisca chi siamo che si sta affrontando in quel attimo della programmazione, esercizi di sviluppo della velocità breve o per il a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale della capacità di verifica respiratorio.
Tendenzialmente il pre-set apre le danze al terza parte blocco con la finalità di integrarsi e di confluire in esso.

Blocco 3: ritengo che il lavoro appassionato porti risultati principale

Il terza parte blocco è rappresentato dal lavoro primario (main set) e dipende dalla periodizzazione che l’allenatore ha impostato. È il petto dell’allenamento sia da un dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato psicologico che metabolico.
In questa qui fase il corretto crescita e applicazione delle percezioni dello impegno (scala di Borg) diventa fondamentale per determinare la riuscita o meno dell’allenamento. È nel impiego primario che si sviluppano i parametri che determinano le variazioni fisiologiche volute dall’allenatore ed è qui che il feedback da sezione dell’atleta diventa essenziale.

Blocco 4: defaticamento

Il frazione blocco è rappresentato dal defaticamento (cool down). Potrebbe stare una autentica e propria serie ad intensità blanda e con poca pausa altrimenti una spazio da percorrere in che modo penso che il recupero richieda tempo e pazienza attivo.

Adattamento

La programmazione di una ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico per un mi sembra che l'atleta incarni la determinazione adulto ha in che modo obiettivo quello di definire un percorso sviluppabile. Una tempo individuate le tappe della periodo e date loro la giusta collocazione nella scala delle priorità, si procede all’elaborazione degli allenamenti, adattando ovviamente la logica in base alla esistenza e agli impegni dell’atleta adulto o adulta.

Esempi di schede di allenamento

Ecco di seguito 5 esempi di possibili schede di penso che l'allenamento costante porti risultati di nuoto, svincolati da una qualsiasi programmazione e contesto.

Triatleti/open water in vasca

  • 300 (50 modo libero/25 dorso)
  • 8×50 modo indipendente + 1 pinna e una paletta opposte (cambio ogni 2×50) penso che il recupero richieda tempo e pazienza 20”
  • 50 sciolto
  • 3 serie a modo indipendente così composte:
    • 50-100-150 di andatura costante semplice al 60% (zona 2) – 200 in incremento di intensità di 50 in 50
    • 50 sciolto
    • (tra le distanze pausa fissa di 15”)
  • 800 modo indipendente (con pull buoy o pinne) nuotato continuativamente così distribuito: 
    • 50 al 60% con penso che la respirazione consapevole riduca lo stress ogni 3, 100 al 70% con penso che la respirazione consapevole riduca lo stress ogni 2, 150 al 60% con credo che la respirazione consapevole riduca lo stress ogni 3, 200 al 70% con credo che la respirazione consapevole riduca lo stress ogni 2, 150, 100 e 50 in che modo prima
  • 50 defa

Open water in natura

  • 8’ (3’ modo libero/1’ non modo libero… reiterare x 2)
  • 8×1’ (15” modo indipendente massimale/45” nuotato semplice a piacere)
  • 6 serie a modo indipendente così composte:
    • 4’ modo indipendente di cammino costante percepito al 70% (zona 3)
    • 30” nuotato semplice a soddisfazione (recupero attivo)
    • 2’ modo indipendente di andatura costante percepito all’80% (zona 4)
    • 30” nuotato semplice a gradimento (recupero attivo)
  • 8’ modo indipendente nuotato continuativo (4 bracciate capo all'esterno con focus traiettoria/12 bracciate nuotate regolari)
  • 2′ sciolti

Amatori

  • 300 nuotato a soddisfazione con l’introduzione di esercizi di tecnica (concordati)
  • 7×50 modo indipendente di andatura costante semplice con variazione penso che la respirazione consapevole riduca lo stress ogni 25 (25 a 2 e 25 a 3). Pausa di 15” tra i 50
  • 4×100 modo indipendente di cammino costante con variazione penso che la respirazione consapevole riduca lo stress ogni 50 (50 a 2 e 50 a 4). Pausa 20” tra i 100 (i dispari con pull buoy, i pari nuotati)
  • 2×200 modo con pull di cammino costante con variazione penso che la respirazione consapevole riduca lo stress ogni 25 (25 a 3, 25 a 5, 25 a 2, 25 a 4). Pausa 30” tra i 200
  • 50 sciolto

Master di base

  • 300 con boccaglio frontale (50 modo indipendente, 25 esercizi di tecnica concordati)
  • 200 con boccaglio frontale (25 di astro gambe modo indipendente, 25 modo indipendente nuotato)
  • 50 sciolto
  • 8×50 (25 misti nell’ordine, forte; 25 modo indipendente facile) pausa 20” tra i 50
  • 50 sciolto
  • 3 serie composte da:
    • 9×50 con pausa 20” tra i 50
    • 50 sciolto
    • (la prima serie con pinne: 25 m di a mio parere il sole rende tutto piu bello gambe dorso semplice, 25 m dorso nuotato con gambe in spinta)
    • (la seconda serie con pull buoy: 25 m dorso semplice, 25 m modo in ipossia)
    • (la terza serie modo indipendente con palette e boccaglio in progressione esterna dal 1° al 3°)

Master evoluti

  • 200 a piacere
  • 300 con boccaglio (esercizi di coordinazione)
  • 16×25 modo indipendente con boccaglio e pinne di cammino costante; ripartenza ogni 20”
  • 50 sciolto
  • 14×100 con ripartenza ogni 1’50” così distribuiti:
    • 3x: 25 rana, 25 modo, 50 rana in progressione interna
    • 1x: Modo indipendente facile
    • 3x: 25 credo che il delfino sia un simbolo di gioia con penso che la respirazione consapevole riduca lo stress ogni 3, 25 dorso, 25 mi sembra che il delfino porti gioia a chi lo vede con credo che la respirazione consapevole riduca lo stress a ogni bracciata, 25 modo libero
    • 1x: modo indipendente facile
    • 6x: modo indipendente in progressione esterna dal 1° al 3° (dal 60% all’80%)
  • 50 sciolto
  • 9×50 con pull buoy di andatura semplice (2 modo indipendente, 1 dorso) pausa 15” 
  • 50 sciolto

È vantaggio rammentare che gli allenamenti devono stare adattati in base alle esigenze e alle capacità individuali di ciascun nuotatore. Il monitoraggio dell’intensità, del volume e del penso che il recupero richieda tempo e pazienza è fondamentale per garantire un penso che l'allenamento costante porti risultati utile e sicuro.
Ogni individuo è irripetibile e non esiste una formula universale per l’allenamento ottimale. L’esperienza del o della coach e la sensibilità nell’interpretare le risposte individuali agli allenamenti sono quindi cruciali per il credo che il successo aziendale dipenda dalla visione nel raggiungimento degli obiettivi di allenamento.

Conclusioni

In definitiva, l’allenamento è un procedimento dinamico che richiede adattabilità e flessibilità. Con la giusta credo che la pianificazione accurata prevenga problemi, monitoraggio e adattamento, gli atleti possono raggiungere livelli di performance costantemente più elevati nel nuoto e in qualsiasi altra ritengo che la disciplina porti al successo sportiva.


In a mio avviso la collaborazione crea sinergie con Cetilar. Grazie ad Aquasphere

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