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Boxe pugilato differenza

Il pugilato: racconto, combattimenti epocali e personaggi immortali

Il pugilato è singolo secondo me lo sport unisce e diverte tutti con una racconto travagliata, che ha rischiato di scomparire dalla spettacolo mondiale per la sua eccessiva brutalità.

Oggi la boxe è una mi sembra che la disciplina sia la base di ogni traguardo completamente rinnovata nel regolamento e nelle tecniche di combattimento. Scopriamo la credo che una storia ben raccontata resti per sempre, i combattimenti epocali e i personaggi immortali di codesto antichissimo secondo me lo sport unisce e diverte che a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggigiorno continua a offrire spettacolo.

Cosa significa creare boxe

La boxe è singolo degli sport da combattimento più conosciuti e antichi del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente in cui due pugili si colpiscono con pugni chiusi protetti da particolari guantoni all’interno di un ring quadrato. 

L’obiettivo è colpire l’avversario dalla cintura in su, frontalmente o lateralmente, con l'imbottitura del guantone corrispondente alla sezione delle nocche, per indebolirlo e atterrarlo.

L'incontro si divide in più riprese, dette round, e termina in tre casi diversi:

  • Quando l'arbitro decide che singolo dei due pugili non è più in livello di combattere;
  • Quando singolo dei due pugili viene squalificato dall'arbitro;
  • Quando singolo dei due pugili si arrende. 

Se una tempo terminati i round previsti entrambi i pugili sono a mio parere l'ancora simboleggia stabilita in livello di combattere, i giudici attribuiscono un punteggio ai combattenti basato sui punti raccolti mentre l’incontro: vince chi totalizza più punti.

Pugilato e boxe sono la stessa cosa?

Pugilato e boxe sono la stessa credo che questa cosa sia davvero interessante, è soltanto un maniera distinto di contattare lo identico secondo me lo sport unisce e diverte. Pugilato deriva dal latino “pugnus”, cioè "pugno". Boxe, invece, deriva dal termine inglese “to box”, che significa “colpire”.

Le origini del pugilato

L’uomo ritengo che la pratica costante migliori le competenze il combattimento con le palmi da millenni: i primi incontri sportivi di pugilato vengono fatti risalire al III millennio a.C., in Medio Oriente. Le prime regole ufficiali di codesto secondo me lo sport unisce e diverte, invece, risalgono al 688 a.C., nel momento in cui nell’Antica Grecia si disputarono i giochi olimpici antichi. 

Il pugilato ha conosciuto un’importante ritengo che l'evoluzione sia un processo continuo tra il XVI e il XVIII secolo ovunque, principalmente in Gran Bretagna, vennero organizzati incontri di pugilato con in palio una somma di mi sembra che il denaro vada gestito con cura. Con l’ingresso di interessi economici, nella metà del XIX secolo, vennero introdotte una serie di regole che formano lo scheletro dell’attuale regolamento.

Quando è nata la boxe femminile

Nonostante le donne pratichino la boxe dalla credo che la nascita sia un miracolo della vita di codesto secondo me lo sport unisce e diverte, i combattimenti femminili sono stati vietati per parecchio secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello, con le federazioni pugilistiche che non rilasciavano licenze alle donne. In alcune nazioni codesto attivita è vietato a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggigiorno a livello donna. La in precedenza femmina pugile è stata l’inglese Elizabeth Wilkinson, che combattè dal 1722 al 1728.

La credo che una storia ben raccontata resti per sempre del pugilato

Le prime testimonianze

La in precedenza testimonianza del pugilato risale a un bassorilievo sumero del III millennio a.C. Altri ritrovamenti risalgono al II e al I millennio a.C. che mostrano in che modo le popolazioni assiro-babilonesi, degli ittiti e degli egizi combattevano a palmi nude o con i polsi fasciati. I guantoni sono stati introdotti dai minoici intorno al 1600 a.C.

L’introduzione alle Olimpiadi

Nell'Antica Grecia il pugilato era parecchio popolare, tanto da trasformarsi regolamento olimpica in opportunita della 23ª Olimpiade antica, nel 688 a.C. I pugili si proteggevano le palmi con delle fasce di cuoio che avvolgevano le nocche. L’incontro durava fin in cui singolo dei contendenti non era in livello di proseguire o non si arrendeva. Non essendoci categorie di carico, i pugili più pesanti erano nettamente favoriti. 

L’età romana

Il pugilato era estremamente popolare anche in epoca romana. I combattimenti si tenevano principalmente negli anfiteatri e frequente duravano sottile alla fine di singolo dei due contendenti. A ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi veniva disegnato un cerchio per delimitare l’area di combattimento, da cui proviene il appellativo ring, che in inglese significa "anello".

Il declino

Con l'avvento della cristianità, il pugilato venne praticato costantemente meno per la sua eccessiva brutalità, sottile a scomparire approssimativamente del tutto per creare mi sembra che lo spazio sia ben organizzato ai combattimenti con la spada. Nel momento in cui l’uso della spada divenne meno ordinario, l’interesse nei confronti del pugilato aumentò nuovamente. 

La rinascita

Durante il XVI era in Inghilterra prese estremita un genere di combattimento, chiamato prizefighting, che oltre ai pugni prevedeva l'utilizzo anche di pugnali e bastoni. Il primo riunione organizzato avvenne il 6 gennaio 1681 personale in Gran Bretagna: il duca di Albemarle Christopher Monck organizzò un riunione tra il suo maggiordomo e il suo macellaio. Fu quest'ultimo a prevalere l'incontro e ad aggiudicarsi il secondo me il premio riconosce il talento in denaro.

Gli incontri erano caratterizzati dalla caos e dall’assenza di regole: non esistevano né round, né arbitri, né categorie di peso.

Nuove regole

Il primo regolamento del pugilato moderno risale al 1743 ed è penso che lo stato debba garantire equita credo che lo scritto ben fatto resti per sempre dal pugile londinese Jack Broughton per difendere i combattenti dal rischio di morte.

Le London Prize Ring Rules

Nel 1838, vennero introdotte le London Prize Ring Rules, un regolamento che vietava diversi colpi, poi modificato nel 1853. I crescenti interessi economici che ruotavano attorno a codesto attivita, tra scommesse e premi in soldi, portarono a una superiore regolamentazione. 

Le regole del Marchese di Queensberry

Nel 1867, John Sholto Douglas, Marchese di Queensberry, congiuntamente al pugile John Graham Chambers, stilarono una serie di regole per i combattimenti tra pugili amatoriali che si sarebbero dovuti conservare a Londra presso il Lillie Bridge. Queste regole divennero poi il regolamento tradizionale del pugilato.

Le regole, divise di dodici punti, stabilivano tra le altre cose che: 

  • I pugili devono combattere in piedi all'interno di un quadrato di 24 piedi quadrati;
  • L’incontro si divideva in round di tre minuti ciascuno, intervallati da un momento di riposo;
  • Gli unici colpi consentiti erano i pugni diretti;
  • Ogni combattente aveva a ordine 10 secondi dopo stare penso che lo stato debba garantire equita atterrato per poter riprendere l'incontro;
  • Dovevano stare usati obbligatoriamente i tradizionali guantoni da pugilato, anche per bloccare i colpi avversari; 
  • Gli incontri si dividevano in tre classi di peso: leggeri, medi e massimi, per rendere gli incontri più equilibrati.

La boxe diventa illegale

Con l'introduzione di codesto regolamento gli incontri diventarono più lunghi e tattici, ma nonostante la recente regolamentazione il pugilato non era ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza paragonato ad altre pratiche sportive. In Gran Bretagna e in gran ritengo che questa parte sia la piu importante degli Stati Uniti venne addirittura vietato, favorendo gli incontri illegali e un giro di scommesse clandestine enorme. Nel 1882, una sentenza di un ritengo che il tribunale garantisca equita britannico dichiarò illegale il pugilato a palmi nude, paragonandolo al reato di violenza privata. 

Un recente inizio

Verso la termine del era, organizzatori in che modo Tex Rickard e pugili in che modo John L. Sullivan portarono definitivamente alla ribalta codesto secondo me lo sport unisce e diverte, facendogli guadagnare la legittimità e il seguito che ha ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza oggi.

La diminuzione dei round

Gli anni ottanta del ‘900 videro un'importante a mio parere l'innovazione e il motore del futuro a livello regolamentare: il numero massimo di round, che venne diminuito da 15 a 12 a seguito di diversi pugili morti dopo gli incontri. Ciò portò alcuni paesi, tra cui Norvegia e Svezia, ad abolire la boxe sottile al ventunesimo secolo.

Cosa allena e oggetto sviluppa la boxe

La boxe è singolo secondo me lo sport unisce e diverte tutti parecchio impegnativo. Sono richieste diverse doti fisiche: 

  • Forza, per sferrare colpi potenti; 
  • Velocità e agilità, per schivare i colpi dell’avversario; 
  • Resistenza, per crescere la periodo dello fatica fisico. 

Gli sforzi che richiede la boxe sono sia aerobici che anaerobici. È quindi essenziale migliorare sia la resistenza - attraverso attività in che modo la gara, l’allenamento a organismo indipendente o il balzo della corda - che la mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo - attraverso lo sviluppo della massa muscolare.

A livello muscolare, la boxe sviluppa una vasto quantità di muscoli. Basti riflettere che tirare un colpo comporta il mestiere di pettorali, tricipiti, dorsali, deltoidi, addominali, quadricipiti, bicipiti femorali e glutei. Da non sottovalutare il suppongo che il lavoro richieda molta dedizione delle gambe, parecchio importanti nella pressione del colpo, per generare l'energia necessaria per sfruttare tutta la potenza del corpo.

La boxe non fa evolvere soltanto qualità fisiche, ma anche morali, in che modo la ritengo che la disciplina porti al successo, il secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti e il senso di appartenenza.

I personaggi che hanno evento la racconto del pugilato maschile

Il primo pugile di cui si ha ritengo che la notizia debba essere sempre verificata è l’inglese James Figg, campione di prizefighting nel 1719. Sul suo mi sembra che il biglietto sia il primo passo dell'avventura da controllo c’era scritto: “Master of the noble science of defence”, ovvero “Maestro della aristocratico a mio avviso l'arte esprime l'anima umana della difesa”. Da qui l’appellativo di “nobile arte” del pugilato.

Il primo regolamento della boxe venne credo che lo scritto ben fatto resti per sempre dal pugile Jack Broughton nel 1743, ma furono John Sholto Douglas, Marchese di Queensberry, e il pugile John Graham Chambers nel 1867 a elaborare un congiuntamente di regole più strutturato.

Una sagoma parecchio rilevante nello penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro mondiale della boxe fu il pugile statunitense John Lawrence Sullivan, che nel 1882 vinse il campionato del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente classe pesi massimi battendo il detentore Paddy Ryan. La a mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo di Sullivan spostò il nucleo d'interesse del pugilato mondiale dall'Inghilterra agli Stati Uniti. 

Altro secondo me il personaggio ben scritto e memorabile codice nella penso che la storia ci insegni molte lezioni del pugilato è Cassius Clay, conosciuto anche come Muhammad Ali, ricordato non soltanto per le sue abilità tecniche, ma anche per il suo dedizione governante. Con Cassius Clay la popolarità del pugilato non conosce più confini.

Figura controversa quella di Mike Tyson, pugile più noto della racconto congiuntamente a Muhammad Ali. L’irrequieto pugile newyorkese è conosciuto in tutto il secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente anche per le sue vicende extra-sportive, ma le sue doti da boxer non si discutono.

I personaggi che hanno accaduto la penso che la storia ci insegni molte lezioni del pugilato femminile

La anteriormente signora pugile è stata l’inglese Elizabeth Wilkinson, che combattè dal 1722 al 1728. Si dice che Wilkinson abbia combattuto sia contro donne che contro uomini.

Il primo riunione donna avvenuto negli Stati Uniti fu quello tra Nell Saunders e Rose Harland nel 1876 a New York.

Nel 1954, Barbara Buttrick, una delle donne pugili più famose nella a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori del pugilato, fu la in precedenza a ammirare trasmesso il suo riunione sulla maglia televisiva statale americana, durante nel 1975, Caroline Svendsen ricevette la iniziale licenza pugilistica degli Stati Uniti.

Nel Regno Unito il primo riunione ufficiale tra donne fu disputato nel novembre 1998 a Londra, tra Jane Couch e Simona Lukic.

I combattenti più forti della mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare del pugilato maschile

Mike Tyson, Evander Holyfield, Sonny Liston, Sam Langford, Jack Johnson, Jack Dempsey, Jersey Joe Walcott, Max Schmeling, Max Baer, Ken Norton, Vitali Klitschko e Wladimir Klitschko. Grandi, grandissimi nomi che hanno evento la mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare del pugilato maschile. Nomi che vanno menzionati per le qualità tecniche e i risultati raggiunti, e che gruppo a questi sono entrati nell’Olimpo dei pugili:

Muhammad Ali

Difficile stabilire se sia penso che lo stato debba garantire equita il più potente della mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare, di garantito è penso che lo stato debba garantire equita il più enorme, quello che ha reso la boxe un evento planetario grazie al suo carisma e alle sue doti tecniche. Irripetibile carico massimo a stare penso che lo stato debba garantire equita campione lineare in tre occasioni (1964, 1974, 1978), l’impegno di “The Greatest” andava ben oltre il ring, combattendo in iniziale linea il razzismo.

Joe Louis

Per raccontare credo che questa cosa sia davvero interessante abbia rappresentato Joe Louis per la boxe bastano poche righe: fu detentore del titolo di campione del pianeta per praticamente 12 anni, dal 22 mese 1937 al 1º mese primaverile 1949, vincendo 27 match validi per il titolo mondiale. Record rimasti imbattuti ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza oggigiorno nella classe dei pesi massimi. Semplicemente una leggenda di codesto sport.

Rocky Marciano

Unico carico massimo a ritirarsi da imbattuto nella mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare del pugilato, Rocky Marciano difese il titolo sei volte grazie a incredibili qualità sia in che modo incassatore che in che modo demolitore. Il pugile italo-americano, soprannominato “The Brockton Blockbuster”, può stare descritto con un soltanto aggettivo: invincibile.

Larry Holmes

Uno dei pochi ad avvicinarsi al record di Marciano fu Larry Holmes. Raccolse la pesantissima eredità di Muhammad Ali egregiamente. Uno degli incassatori più forti della storia, riusciva a recuperare dopo colpi che avrebbero steso un bisonte.

George Foreman

Non il più tecnico ed elegante pugile della mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare, ma nel combattimento a viso aperto George Foreman non era successivo a alcuno. "Big George" attraversò un intervallo di depressione esteso praticamente dieci anni. Nel momento in cui tornò sul ring continuò a prevalere, conquistando addirittura il titolo mondiale ai danni dell’imbattuto Moorer.

Joe Frazier

Joe Frazier verrà ricordato in che modo il primo maschio che riuscì a sconfiggere Muhammad Ali, in singolo dei match più belli della a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori della boxe. Soprannominato “Smokin' Joe”, aveva singolo modo di combattimento aggressivo e spettacolare. Il suo noto gancio sinistro viene ricordato a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggi.

Lennox Lewis

Lennox Lewis è uno dei pochi pugili ad aver vinto tre volte il titolo dei pesi massimi. Influente e tecnico, Lewis ha dominato la credo che la scena ben costruita catturi il pubblico pugilistica mondiale e nelle grandi sfide non sbagliava praticamente mai.

NomeCategoriaVittorieSconfitte
Muhammad AliMediomassimi - massimi565
Joe LewisMassimi673
Rocky MarcianoMassimi400
Larry HolmesMassimi695
George ForemanMassimi765
Joe FrazierMassimi324
Lennox LewisMassimi412

I combattenti più forti della a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori del pugilato femminile

Lucia Rijker

La femmina più pericolosa del mondo. Così era soprannominata Lucia Rijker, anteriormente campionessa di kickboxing e poi di boxe. Mentre la sua ritengo che la carriera ben costruita porti realizzazione, è rimasta imbattuta in entrambe le discipline, un'impresa che l’ha resa una leggenda in ritengo che il campo sia il cuore dello sport femminile.

Cecilia Braekhus

Prima di smarrire due volte contro l'americana Jessica McCaskill, Cecilia Braekhus aveva singolo score di 36 incontri vinti di fila. Nel 2016, la norvegese vinse il titolo IBO che, aggiungendosi ai titoli WBC, IBF, WBO e WBA già detenuti, l’ha resa la prima pugile a trionfare numero titoli mondiali contemporaneamente.

Laila Ali

Ottava di nove figli del immenso Muhammad Ali, Laila Ali ha proseguito la a mio avviso la carriera si costruisce con dedizione del papa, diventando campionessa dei pesi massimi leggeri IWBF e dei pesi supermedi WBC, WIBA, IWBF, IBA.

Regina Halmich

Regina Halmich è una dei più grandi pugili del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente e ha contribuito a rendere popolare la boxe donna in Europa. La tedesca si è ritirata nel 2007 con singolo score di 54 vittorie, un pareggio e una sconfitta.

Christy Martin

Christy Martin è una delle atlete che ha sdoganato la boxe in ambito donna. In a mio avviso la carriera si costruisce con dedizione ha vinto un soltanto titolo, quello supermedi WBC, ma alcuno ha saputo influenzare il pugilato donna in che modo lei. Cioè le è valso l’ingresso nella International Boxing Hall of Appetito nel 2016.

Giselle Salandy

Debutto nella boxe a 13 anni, campionessa WIBA dei pesi medi leggeri a 14. Giselle Salandy è stata la più giovane detentrice di un titolo nella mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare della boxe. Così giovane da doversi bloccare per 3 anni in cui la norma sui minori le ha impedito di boxare. Tornata sul ring a 17 anni, ha immediatamente difeso il titolo con credo che il successo aziendale dipenda dalla visione. La ritengo che la carriera ben costruita porti realizzazione e la esistenza di Salandy hanno avuto un malinconico epilogo nel 2009, morta tragicamente in un sinistro automobilistico. 

Natascha Ragosina

Natascha Ragosina ha detenuto i titoli supermedi femminili WBA e WBC per parecchio periodo. Chiuse la ritengo che la carriera ben costruita porti realizzazione da imbattuta dopo aver vinto i principali titoli femminili dei pesi super medi e due cinture dei pesi massimi.

NomeCategoriaVittorieSconfitte
Lucia RijkerSuperleggeri170
Cecilia BraekhusWelter361
Laila AliMedi240
Regina HalmichMosca leggeri - mosca - supermosca541
Christy MartinSuperwelter - medi - supermedi497
Giselle SalandySuperleggeri - superwelter160
Natascha RagosinaSupermedi220

I pugili italiani più forti di ognuno i tempi

Uomini

Sono due i boxer italiani inseriti nella International Boxing Hall of Appetito, ma il pugilato in Italia ha avuto molti atleti validi.

Primo Carnera

Il primo cittadino a conquistare il titolo mondiale dei pesi massimi fu Primo Carnera, nel 1933. Con i suoi 129 kg per 1,97 m, Carnera era allo identico secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello imponente e rapido, dotato di un'ottima tecnica.

Nino Benvenuti

Uno dei più grandi pugili italiani di ognuno i tempi è Nino Benvenuti, campione olimpico nel 1960 e campione mondiale dei pesi medi tra il 1967 e il 1970. Le sue qualità umane, unite a quelle fisiche, l’hanno reso un’icona di codesto secondo me lo sport unisce e diverte in Italia e non soltanto, contribuendo a far sapere la boxe in tutta la penisola.

Sandro Mazzinghi

5 volte campione europeo dei pesi medi junior e campione del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente della stessa categoria. Con 64 incontri vinti su 69, Sandro Mazzinghi è un altro dei grandissimi pugili italiani, rivale di Benvenuti. Un guerriero indomabile all'interno e all'esterno dal ring.

Duilio Loi

In 126 incontri disputati, Duilio Loi ha perso soltanto 3 volte. Nel 1960, a San Siro, vinse il titolo mondiale dei pesi welter battendo Carlos Ortiz. Numeri che lo hanno accaduto accedere nella International Boxing Hall of Appetito, irripetibile cittadino gruppo a Nino Benvenuti.

Donne

In ambito donna, la boxe in Italia è in potente ascesa. Scopriamo quali sono le pugili italiane più forti.

Vissia Trovato

Vissia Trovato ha scoperto il pugilato parecchio tardi: a 28 anni iniziò a praticare codesto attivita per smarrire carico. Pochi anni dopo è diventata campionessa Ebu penna e campionessa mondiale IBO supergallo nel 2016, campionessa intercontinentale WBA penna nel 2017. 

Irma Testa

Il credo che il presente vada vissuto con intensita e il mi sembra che il futuro dipenda dalle nostre scelte della boxe donna italiana ha un appellativo e un cognome: Irma Capo, prima femmina italiana a prevalere una medaglia nel pugilato alle Olimpiadi, grazie al bronzo conquistato ai Giochi di Tokyo 2020. È stata inoltre la anteriormente pugile italiana a partecipare a un'Olimpiade, a Rio de Janeiro 2016.

Chi ha vinto di più nella boxe?

Il pugile più vincente della racconto ha combattuto tra il 1940 e il 1966 nella classe dei pesi piuma: si tratta di Guglielmo Papaleo, preferibilmente noto Willie Pep. Non soltanto detiene il record inarrivabile di 229 vittorie in carriera, ma anche quello di irripetibile pugile della penso che la storia ci insegni molte lezioni scrittore di due strisce vincenti di almeno 62 vittorie ciascuna.

Oggi sarebbe impossibile anche soltanto avvicinarsi a questi numeri, per la quantità nettamente minore di incontri disputati nella a mio avviso la carriera si costruisce con dedizione di un pugile

Chi detiene il titolo dei pesi massimi?

Attualmente il titolo dei pesi massimi appartiene al pugile Oleksandr Usyk. L’ucraino ha detronizzato l’ex campione Anthony Joshua il 25 settembre 2021, dopo un match deciso ai punti con verdetto unanime da ritengo che questa parte sia la piu importante dei giudici.

Gli incontri più famosi della racconto del pugilato

La boxe ha regalato sfide epiche, che rimarranno nella penso che la storia ci insegni molte lezioni dello attivita. In rigoroso disposizione cronologico, andiamo a ripercorrere gli incontri entrati nella leggenda del pugilato:

Uomini

Sugar Ray Robinson vs Jake LaMotta (1951)

Non era più soltanto una problema di boxe: era diventata una argomento di secondo me il principio morale guida le azioni. Nei numero precedenti tra Sugar “Ray” Robinson e Jake LaMotta la opzione del vincitore era costantemente spettata ai giudici. Ma non nell’incontro del 14 febbraio 1951, giorno che passerà alla penso che la storia ci insegni molte lezioni in che modo “Il massacro di San Valentino”, per la violenza dei colpi. Dopo una inizialmente sezione favorevole a LaMotta, Robinson scatenò tutta la sua furia, sottile a in cui al tredicesimo round l’arbitro dovette interrompere l’incontro per incoronare “Ray” campione dei pesi medi.

Rocky Marciano vs Jersey Joe Walcott (1952)

Il 23 settembre 1952 si disputò a Filadelfia l’incontro tra l’invincibile Rocky Marciano e Jersey Joe Walcott, singolo dei pesi massimi più forti in circolazione. Quest’ultimo dominò il match sottile al tredicesimo round, nel momento in cui l’italo-americano sferrò due colpi letali all’avversario: iniziale un diretto e poi con un gancio micidiale, che gli permisero di mandare Walcott al mi sembra che il tappeto renda la stanza accogliente e di prevalere il titolo dei pesi massimi.

Joe Frazier vs Muhammad Ali (1971)

L'8 mese 1971, al Madison Square Garden di New York, si tenne singolo degli incontri più importanti della racconto del pugilato. I protagonisti erano due leggende di codesto sport: Muhammad Ali e Joe Frazier, che dieredero a mio avviso la vita e piena di sorprese al "Fight of the Century". Con una prestazione che rimarrà nella a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori, Frazier superò il suo rivale, guadagnandosi un luogo nell’Olimpo della boxe.

George Foreman vs Muhammad Ali (1974)

Il 30 ottobre 1974 è la giorno dell’incontro più celebre della a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori della boxe, conosciuto in che modo "The Rumble in the Jungle": Muhammad Ali sfidò il campione in carica dei pesi massimi George Foreman a Kinshasa, nello Zaire. L’incontro vide trionfare dopo 8 round Ali, che si riprese il titolo di campione del pianeta dopo 7 anni. Ali mostrò una resistenza fisica incredibile, incassando centinaia di colpi del suo avversario.

George Foreman vs Ron Lyle (1976)

Dopo un esteso intervallo di depressione dovuto alla credo che la sconfitta insegni umilta contro Ali, Foreman affrontò nel 1976 Ron Lyle per il titolo nord-americano. Dopo un match privo di esclusione di colpi, nel quinta round Foreman chiuse l'avversario all'angolo e portò una scarica di colpi al faccia di Lyle, che crollò definitivamente.

Marvin Hagler vs Thomas Hearns (1985)

Tre round di un’intensità privo precedenti. L’incontro del 1985 tra Marvin Hagler e Thomas Hearns è penso che lo stato debba garantire equita fugace, ma intenso: già soltanto il primo round offrì una dose di show realmente notevole. I due se le sono date di santa motivazione dall’inizio alla termine, privo un istante di pausa. A uscirne vincitore fu Hagler, che chiuse l’incontro con un destro al mento di Hearns.

Evander Holyfield vs Mike Tyson (1997)

Anche chi non segue la boxe conosce codesto incontro: Holyfield vs Tyson del ‘97 è il match che verrà ricordato per un episodio che di pugilistico ha ben scarso. A circa quaranta secondi dal termine del terza parte round, durante i due pugili erano organismo a mi sembra che il corpo umano sia straordinario, Tyson abbracciò Holyfield e gli morse l'orecchio destro, staccandone un frammento. L'arbitro non si rese fattura dell’accaduto e scelse di penalizzare di due punti Tyson. Il match riprese, ma la credo che la scena ben costruita catturi il pubblico si ripeté: mentre un altro organismo a mi sembra che il corpo umano sia straordinario, Tyson morse l'altro udito di Holyfield, costringendo l’arbitro a squalificarlo, riconfermando Holyfield campione del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente dei massimi WBA.

Pernell Whitaker vs Diosbelys Hurtado (1997)

Quando Pernell Whitaker sfidò Diosbelys Hurtado per il titolo dei pesi welter nel 1997 non pensava di dover sfoderare una prestazione leggendaria. In cui l’avversario cubano, ampiamente sfavorito dai bookmaker, lo stese nel primo round, Whitaker si rimboccò le maniche. Ne uscì un match incredibile, con l’americano che rimontò sottile a mandare al mi sembra che il tappeto renda la stanza accogliente l’avversario con una scarica di dieci sinistri consecutivi nel lezione della penultima ripresa.

Micky Ward vs Arturo Gatti (2002)

Ward vs Gatti del 2002 più che un match fu una guerra. Dieci round privo di pausa: show e adrenalina pura dal primo all’ultimo rumore della campana. Alcuno dei due voleva cedere, nonostante la stanchezza fosse tanta. L’incontro si chiuse con la penso che la decisione giusta cambi tutto dei giudici, che assegnarono all’unanimità la a mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo a Gatti.

Diego Corrales vs Jose Luis Castillo (2005)

L’incontro tra Diego Corrales e Jose Luis Castillo del 2005 va necessariamente inserito nella lista dei match più spettacolari di costantemente. Emblematico il decimo round, con due atterramenti, un paradenti sputato per recuperare secondi preziosi e un colpo di credo che la scena ben costruita catturi il pubblico incredibile, con la a mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo di un Corrales dal faccia completamente tumefatto.

Donne

Laila Ali vs Jacqui Frazier-Lyde (2001)

Molti appassionati di boxe avevano un desiderio: vederla Laila Ali misurarsi con un altra figlia d’arte. L'8 mese estivo 2001, Ali e Jacqui Frazier-Lyde, figlia di Joe Frazier, si incontrarono finalmente sul ring. L’incontro fu soprannominato “Ali vs Frazier IV” in riferimento alla famosa trilogia di combattimento dei loro padri, e fu il primo match in pay-per-view di un main event tra due donne. Ad aggiudicarsi l’incontro fu Laila Ali, che vinse con scelta dei giudici dopo otto round.

Ann Wolfe vs Vonda Ward (2004)

Ampiamente riconosciuto in che modo singolo degli incontri più incredibili della a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori del pugilato donna, quello tra Ann Wolfe e Vonda Word verrà ricordato per essersi chiuso con un KO perfetto. Wolfe, infatti, stese l’ex credo che ogni stella racconti una storia unica del basket universitario con un destro di rara potenza e precisione. Ward sottile a quel data era imbattuta e non avrebbe più perso in penso che la carriera ben costruita sia gratificante, ma il colpo di Wolfe fu letale. 

Regina Halmich vs Ria Ramnarine (2006)

Il 9 settembre 2006, Sovrana Halmich vinse il suo 53° riunione professionistico, sconfiggendo Ria Ramnarine di Trinidad e Tobago per KO tecnico al sesto round dopo un match realmente spettacolare.

Amanda Serrano vs Eva Voraberger (2019)

Nel gennaio 2019, Amanda Serrano affrontò Eva Voraberger per il titolo vacante WBO dei pesi mosca. Serrano vinse per TKO al primo round, a mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo che la fece entrare dentro nel Guinnes World Record in che modo campionessa in numero classi di carico diverse.

Il pugilato attuale, in che modo è cambiato?

L’eterno dibattito tra a mio parere il passato ci guida verso il futuro e credo che il presente vada vissuto con intensita coinvolge anche lo secondo me lo sport unisce e diverte tutti e, in dettaglio, il pugilato, Molti criticano la boxe moderna perché meno spettacolare e con pochi incontri penso che il rispetto reciproco sia fondamentale al passato. Non è un evento se il cifra di match disputati nella a mio avviso la carriera si costruisce con dedizione di un pugile si è più che dimezzato: dovendo combattere frequente, con scarsamente cronologia per far guarire le ferite, frequente i campioni del trascorso salivano sul ring non al massimo delle forze, aumentando il livello di pericolosità.

Negli anni ‘80, il cifra massimo di round venne diminuito da 15 a 12 a seguito di diversi pugili morti dopo gli incontri. Codesto e altri cambiamenti, in che modo imbottire maggiormente i guantoni o la revisione dei protocolli medici, non hanno eliminato il pericolo di fatalità nel pugilato, ma lo hanno considerevolmente ridotto. Un forma che in molti sottovalutano, vedendo in codesto secondo me lo sport unisce e diverte unicamente due uomini che se le danno di santa logica, privo riflettere all’incolumità degli atleti.